Perché si sceglie uno spettacolo, incide o no il prezzo del biglietto, chi frequenta il teatro, le fasce di età. Sono 1915 le interviste fatte (3163 i contatti) per capire l'orientamento dei fiorentini nei confronti del Teatro del Maggio.
L'indagine, i cui risultati sono stati presentati questa mattina dall'assessore alla statistica Eugenio Giani insieme al presidente della commissione cultura di Palazzo Vecchio Dario Nardella ed al Sovrintendente del Maggio musicale fiorentino Francesco Giambrone, sarà poi approfondita sabato 29 e domenica 30 aprile nel Salone dei Duecento durante il convegno "Prospettive per l'organizzazione del Teatro musicale in Italia".
"Questo studio nasce da un'idea degli organizzatori del convegno - ha ricordato l'assessore Eugenio Giani - e grazie ad un momento di discussione con interventi di esperti di importanza non solo italiana ma anche europea, permette la promozione di Firenze come città di rilevanza internazionale".
Delle 1915 interviste effettuate, 1115 (58,2% della popolazione) sono state fatte ad abbonati e 800 (41,8 %) ad un campione di cittadini rappresentativo della popolazione fiorentina. In totale i contatti sono stati 1870 per quanto riguarda gli abbonati e 1293 i cittadini, per un totale di 3163.
All'interno del campione degli 800 cittadini intervistati, la percentuale di coloro che non hanno frequentato il Teatro del Maggio si attesta sul 94%. Una percentuale elevata, che motiva tale scelta con la mancanza di tempo (28,9%) e con la scarsa attrazione per il teatro (25,8%), mentre soltanto al terzo posto troviamo il costo del biglietto (11 per cento circa). I giovani sono la classe di età meno interessata e ad avere meno tempo, e anche coloro che accusano il maggior peso per il costo del biglietto.
Anche tra gli abbonati, la classe 18-30 è la meno rappresentata (1,3%), mentre gli over 60 costituiscono il 64,9% degli intervistati.
"Vogliamo attrarre più pubblico giovanile - ha aggiunto Dario Nardella-. L'indagine infatti dimostra come non solo siamo pochi gli abbonati fra i giovani, ma che il 40 per cento dei giovani non ha tempo. E' quindi importante impegnarsi per conquistare questa fascia di età compresa fra i 18 e i 30 anni"
Altro dato rilevante riguarda la metodologia di frequentazione del teatro: la maggior parte degli abbonati si reca a teatro con i componenti del proprio nucleo familiare (51,7%), il 26,1% afferma di recarvisi con gli amici, e solo il 14,1 % da soli. Ciò sottolinea la duplice valenza della fruizione, culturale ma anche ricreativa.
Il convegno è promosso dal Comune di Firenze, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e il Kunsthistorisches Institut in Florenz.
Queste due giornate internazionali di studio sono rivolte ad affrontare due temi principali: l'organizzazione del Teatro Musicale, la sua normativa e il suo sovvenzionamento. Per approfondire questi temi, saranno resi noti i risultati dell'indagine effettuata dall'Ufficio Comunale di Statistica, i cui obiettivi principali erano conoscere le diverse tipologie del fruitore dell'opera teatrale, verificare la rispondenza all'offerta culturale, specificatamente del Maggio Musicale Fiorentino, e rilevare ulteriori bisogni per la migliore organizzazione della stagione teatrale.
Il metodo con il quale sono state effettuate le interviste è il metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), ossia attraverso telefono con ausilio del computer da parte dell'intervistatore.
L'indagine, i cui risultati sono stati presentati questa mattina dall'assessore alla statistica Eugenio Giani insieme al presidente della commissione cultura di Palazzo Vecchio Dario Nardella ed al Sovrintendente del Maggio musicale fiorentino Francesco Giambrone, sarà poi approfondita sabato 29 e domenica 30 aprile nel Salone dei Duecento durante il convegno "Prospettive per l'organizzazione del Teatro musicale in Italia".
"Questo studio nasce da un'idea degli organizzatori del convegno - ha ricordato l'assessore Eugenio Giani - e grazie ad un momento di discussione con interventi di esperti di importanza non solo italiana ma anche europea, permette la promozione di Firenze come città di rilevanza internazionale".
Delle 1915 interviste effettuate, 1115 (58,2% della popolazione) sono state fatte ad abbonati e 800 (41,8 %) ad un campione di cittadini rappresentativo della popolazione fiorentina. In totale i contatti sono stati 1870 per quanto riguarda gli abbonati e 1293 i cittadini, per un totale di 3163.
All'interno del campione degli 800 cittadini intervistati, la percentuale di coloro che non hanno frequentato il Teatro del Maggio si attesta sul 94%. Una percentuale elevata, che motiva tale scelta con la mancanza di tempo (28,9%) e con la scarsa attrazione per il teatro (25,8%), mentre soltanto al terzo posto troviamo il costo del biglietto (11 per cento circa). I giovani sono la classe di età meno interessata e ad avere meno tempo, e anche coloro che accusano il maggior peso per il costo del biglietto.
Anche tra gli abbonati, la classe 18-30 è la meno rappresentata (1,3%), mentre gli over 60 costituiscono il 64,9% degli intervistati.
"Vogliamo attrarre più pubblico giovanile - ha aggiunto Dario Nardella-. L'indagine infatti dimostra come non solo siamo pochi gli abbonati fra i giovani, ma che il 40 per cento dei giovani non ha tempo. E' quindi importante impegnarsi per conquistare questa fascia di età compresa fra i 18 e i 30 anni"
Altro dato rilevante riguarda la metodologia di frequentazione del teatro: la maggior parte degli abbonati si reca a teatro con i componenti del proprio nucleo familiare (51,7%), il 26,1% afferma di recarvisi con gli amici, e solo il 14,1 % da soli. Ciò sottolinea la duplice valenza della fruizione, culturale ma anche ricreativa.
Il convegno è promosso dal Comune di Firenze, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e il Kunsthistorisches Institut in Florenz.
Queste due giornate internazionali di studio sono rivolte ad affrontare due temi principali: l'organizzazione del Teatro Musicale, la sua normativa e il suo sovvenzionamento. Per approfondire questi temi, saranno resi noti i risultati dell'indagine effettuata dall'Ufficio Comunale di Statistica, i cui obiettivi principali erano conoscere le diverse tipologie del fruitore dell'opera teatrale, verificare la rispondenza all'offerta culturale, specificatamente del Maggio Musicale Fiorentino, e rilevare ulteriori bisogni per la migliore organizzazione della stagione teatrale.
Il metodo con il quale sono state effettuate le interviste è il metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), ossia attraverso telefono con ausilio del computer da parte dell'intervistatore.